Andrea Scanzi, il Salvimaio

Scanzi

Ho appena finito di leggere il libro “Salvimaio” di Andrea Scanzi, regalatomi da un nipote grillino. Una lettura piacevole di un testo a tratti ironico e divertente, troppo spesso eccessivo nella sua aggressività contro tutti quelli che dissentono dalla sua visione della politica e della società.

Consiglio a tutti di leggerlo, ma mi sia permesso esprimere molte perplessità.

Andrea Scanzi mi aveva sempre preoccupato per l’eterno cipiglio; poi mi ha rassicurato con alcuni interventi televisivi intelligenti accompagnati da imprevedibili sorrisi, a dimostrazione che sa anche sorridere.

La sua prosa però è una continua tiritera contro tutto quello che odora di PD. La sua ripetitiva – per due terzi del libro – concione contro il TurboRenzismo e il Cerchiomagico Boschi, Lotti ecc. ecc. sembra l’espressione di una paranoica ossessione. Ma, caro Scanzi, non ti sei accorto che i poveri sopravvissuti alla morte del PD lottano per liberarsi anche solo dell’immagine dell’ex Matteo nazionale? E poi… eddai contro Calenda, “un bell’ometto con le fattezze di un ottantenne”: boh, un’ardita critica politica. Contro Pisapia che piace solo ai giornaloni. Contro quel poveraccio di Martina che si dibatte nei gorghi in cui sta affondando il PD: “un erede di Gasmann” solo perché ha avuto una passione giovanile per il teatro; un “emulo di Dylan Dog”… boh? Eddai contro noti e apprezzati intellettuali e giornalisti, Beppe Severgnini, Aldo Cazzullo, Corrado Augias e Vittorio Zucconi e sul “rosicamento che esprimono dall’alto del loro iperuranio… l’iperuranio degli Scalfari”. Ancora boh?

Ce l’ha con Salvini e lo critica in continuazione, ma…  ha fatto anche cose buone “ve lo dice uno che mai ha e mai voterà Lega”. Sui 5Stelle invece glissa; qualche velata critica su qualcuno di loro, ma poi torna monotono sul Turborenzismo e su quelli che si sono “accontentati di appendere il poster della Boschi in camera”. Riconosce di aver scritto “otto o novecento volte che Renzi è il politico più incapace nella storia delle galassie”.

Un caso patologico di masturbazione cerebrale.

In realtà il Renzusconismo non esiste più, lo tiene in vita solo Scanzi.

Inviso ai fantasmi residui del PD, Renzi rimane nel partito solo perché i sondaggi accreditano un suo movimento personale del 3%, se va bene.

Scanzi mostra molta comprensione per la base 5Stelle. Critica molte uscite dei vertici (“brindisi dopo l’abolizione dei vitalizi… filmati da Istituto Luce in cui Di Maio e Toninelli mostrano il feretro vile dell’Air Renzi One”), ma sorvola sulle promesse elettorali e sul reddito di cittadinanza… “La legge di Bilancio ci dirà di più”. Riflette sul fatto che i 5Stelle sono “divisi tra l’ala frondista di Roberto Fico e quella para-leghista di Toninelli”.

Qua e là dà un po’ di randellate alla Lega, ma in conclusione si capisce che per Scanzi il Salvimaio sia oggi il migliore dei governi possibili… contro il Turborenzismo che con i suoi tentacoli infiltra tutta la società.

Sono preoccupato: sopravviverà Scanzi alla morte manifesta del Renzi politico?

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