Dall’utopia alla distopia
Come siamo caduti in basso!
Da Einaudi, De Gasperi, Moro, Berlinguer, artefici della Ricostruzione nel dopoguerra, siamo precipitati a Renzi e ora a Salvini, Di Maio, Conte e alla macchietta Toninelli che fanno a gara a proporci un futuro peggiore del presente.
Dall’utopia, “la speranza di un paradiso in terra” – scrive Riccardo Staglianò – siamo passati alla distopia, la ”condanna a vivere in in un paradiso perduto”.
E la distopia è presente in tutto l’Occidente, e ha un capofila: Trump.
La deriva di destra, che dilaga oggi in tutto il mondo occidentale, in Italia ha assunto però i connotati della violenza criminale delle bande neofasciste, supportata da un Salvini in cerca del potere assoluto.
E per un rilancio della nostra economia non si vedono uomini lontanamente paragonabili agli artefici del “miracolo italiano”: Vittorio Valletta, Adriano Olivetti, Enrico Mattei.
Riflettiamo sulla paura di assumerci le nostre responsabilità, sulla nostra ignavia, sulla mancanza di memoria e di solidarietà.
Gli “ignoranti” di una volta avevano una superiore cultura etica della maggioranza di noi.





Lascia un commento