I DUE DITTATORI
Viviamo la stagione dell’odio.
In Italia, dopo il suicidio collettivo della Sinistra, assistiamo a una lotta di potere, senza esclusione di colpi, tra opposti populismi.
Nel mondo le cose vanno peggio.
In Russia Putin, ex KGB, oggi è il nuovo Zar di una Democratura, che lui aspira a trasformare in un futuribile impero… sovietico.
Negli Stati Uniti Trump, novello Pennywise, il clown malefico di Stephen King – “l’incubo peggiore che abbiate mai avuto” (da IT di S.K.) – si contrappone al dittatore russo. Entrambi, all’apparenza nemici, ma nella realtà sodali, praticano la guerra come mezzo di soluzione di controversie internazionali.
“La guerra come prosecuzione della politica con altri mezzi”: parola di von Clausewitz.
E allo schioccare delle dita di Trump ecco i suoi vassalli francesi e inglesi pronti come sciacalli a partecipare alla caccia per spartirsi le spoglie del bottino.
Una preghiera laica
sfondano le retine e accecano
la conoscenza
le luci che incrociano
psichedeliche
l’asfalto viscido dell’esistenza
mentre
gelido un vento scompagina
sbiaditi
i fogli della memoria
.
Coventry Dresda Hiroshima
la guerra
prosecuzione della politica
con altri mezzi
parola di von Clausewitz
il bene e il male
due facce della stessa
moneta
con cui gioca
il Potere
a testa o croce
libera nos a malo
Il Terrore
è solo quello
mediatico
in prima visione serale
– le vittime dei terrorismi di Stato non hanno né nome né telecamere
e
non minano le nostre sicurezze –
libera noi dall’ignavia
.
il Principe del Terrore
degli anni Ottanta
Gheddafi
prima perdonato
– gli attentati dimenticati e le stragi –
poi assassinato
.
il cinismo è l’arma dei forti
.
tra vent’anni
di nuovo
in un’oscena visione fantapolitica
il Potere
e un Osama Bin Laden pentito
a braccetto
.
parola di pace
Il clima di permissivismo che si respira nella nostra società ha creato in tutti l’illusione di una grande libertà conquistata. In realtà oggi più che mai siamo succubi di Poteri subdoli che omologano le culture e governano le coscienze. La fede nella ragione e nella conoscenza, il principio della tolleranza, che abbiamo ereditato dall’Illuminismo, sono termini desueti; viviamo ormai in uno stato di anestesia e di assuefazione che ci rende disponibili alla supina accettazione di ogni Pensiero unico.
ascolta
la voce del vento che soffia tra le rovine
e osserva
l’orologio della memoria con le frecce
infisse nel
cuore
e il quadrante che segna sempre
la stessa
ora
.
l’urlo del drago
attraversa la notte dei tempi e assorda
le coscienze
.
quanti delitti
Dio
consumati in tuo nome
.
la stagione è questa ancora
dei martiri
dei miracoli
e
delle crociate
l’aldilà è una minaccia
illusoria
un ricatto l’immortalità
e
la fede
il cerotto per le ferite dell’esistenza
.
oggi
il Santo Graal
è un calice colmo di
petrolio
e c’è sempre un alibi per le ossessioni del
Potere






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