Sei personaggi in cerca di autore

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Questa sera si recita a soggetto”.

Gli infiniti conciliaboli pieni di insulti che, a partire dalla fine del 2017, hanno preceduto la formazione del nuovo governo si sono svolti in un alternarsi di atmosfere tipiche a tratti del teatro pirandelliano e a tratti del teatro dell’assurdo. Di Maio e Salvini, i protagonisti, dicevano un giorno tutto e il giorno dopo… il contrario di tutto, mentre il popolo restava in impaziente attesa di un Godot che sembrava non volesse arrivare mai.

Grillo, Di Maio, Fico, Di Battista, Toninelli e Salvini, con le loro battute, sembravano interpretare una variante pirandelliana dei “Sei personaggi in cerca d’autore”.

Beppe Grillo tuonava: Salvini fa più schifo di Renzi e Berlusconi.

Di Maio: La Lega si è intascata soldi pubblici… Salvini era uno di quelli che diceva ”Vesuvio lavali con il fuoco”. L’alleanza è impossibile.

Fico, oggi presidente della Camera con i voti della Lega: Alleanze con la Lega? Fantascienza. I nostri programmi sono inconciliabili… Non faremo mai un’alleanza con la Lega. È impossibile, sono culturalmente e geneticamente diversi. E ancora: L’M5s non parla con i criptofascisti.

Di Battista: Salvini sembrava Dudù. Berlusconi parlava, lui muoveva la bocca.

Toninelli: La Lega quando era al governo ha gestito il problema dell’immigrazione in maniera incoerente, affrontando solo il sintomo e non le cause… Salvini, il livello del tuo dibattito lo tengo al bar dopo due birre.

.Ma non è una cosa seria” e Salvini, sornione, ha capito subito che era solo un “Giuoco delle parti” e da bravo capocomico – “Ciascuno a suo modo” – li ha radunati sul palcoscenico del nuovo governo e ha cominciato a dirigere lo spettacolo.

Così è (se vi pare)“.

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